Tutti i veicoli alimentati a benzina (carburatore, iniezione, turbo, catalizzate) possono essere vantaggiosamente alimentati a GPL, con un rendimento indistinguibile da quello ottenuto a benzina.
I veicoli trasformati mantengono invariato il sistema di alimentazione a benzina,
al quale si aggiunge l'alimentazione a GPL (doppia alimentazione). Il passaggio da un tipo di alimentazione è semplicissimo in quanto automatico e gestito dall'elettronica dell'auto e dell'impianto stesso, ed avviene in marcia senza alcuna variazione alla guida.
Ci sono diversi tipi di impianti a GPL: a iniezione sequenziale, ad aspirazione, a miscelatore per auto ad iniezione elettronica.
Solitamente, il sistema GPL prevede un serbatoio di stoccaggio del GPL a bassa pressione (3-6 bar), una multivalvola attraverso la quale il GPL è immesso e vaporizzato nel riduttore di pressione/vaporizzatore. Quest'ultimo ha la funzione di favorire l'evaporazione e l'estensione dei GPL, permettendogli di raggiungere i condotti di aspirazione del motore con valori di pressione (prossimi a quella atmosferica) e temperature ottimali.
Il controllo del dosaggio di GPL al motore è effettuato da una centralina elettronica specifica.
L'ultima tecnologia nel campo degli impianti a GPL permette di utilizzare la Sonda Lambda anche per questo tipo di alimentazione, attraverso questo dispositivo si permette l'analisi dei gas di scarico e, grazie ad una centralina elettronica di elaborazione dei dati, una regolazione precisa e costante della miscela aria-carburante. Questa procedura consente di ottimizzare il rendimento della vettura, e al tempo stesso di minimizzare le emissioni inquinanti e di ridurre i consumi di carburante.
Con la tecnologia raggiunta negli impianti a GPL non sussistono più i problemi legati alle partenze da freddo che caratterizzavano i primi impianti. Nessun problema quindi per le partenze da freddo, anche con temperature invernali particolarmente rigide!
Il serbatoio GPL è uno degli elementi più resistenti e sovradimensionati della vettura.
Deve garantire la massima sicurezza ed è costruito interamente in lamiera di 3-4mm, realizzata in acciaio di qualità trattato termicamente per evitare fissurazioni in caso di deformazioni in seguito ad un tamponamento.
Tutti i serbatoi sono omologati per pressioni di 5-10 volte superiori (30 bar) a quella di esercizio (3-6 bar), conferendo allo stesso elevatissimi standard di sicurezza.
I serbatoi GPL possono essere di forma cilindrica o toroidale (a ciambella), con una capacità che può variare da 35 lt a oltre 110 lt.
I primi sono alloggiati nel vano bagaglio della vettura, con una perdita del 20-30% della capacità di carico. I secondi sono alloggiati in sostituzione della ruota di scorta, salvaguardando lo spazio del bagagliaio.
In quest'ultimo caso la ruota di scorta è alloggiata nel bagagliaio, e può essere sostituita dal più comodo "ruotino".
I veicoli trasformati mantengono invariato il sistema di alimentazione a benzina,
al quale si aggiunge l'alimentazione a GPL (doppia alimentazione). Il passaggio da un tipo di alimentazione è semplicissimo in quanto automatico e gestito dall'elettronica dell'auto e dell'impianto stesso, ed avviene in marcia senza alcuna variazione alla guida.
Ci sono diversi tipi di impianti a GPL: a iniezione sequenziale, ad aspirazione, a miscelatore per auto ad iniezione elettronica.
Solitamente, il sistema GPL prevede un serbatoio di stoccaggio del GPL a bassa pressione (3-6 bar), una multivalvola attraverso la quale il GPL è immesso e vaporizzato nel riduttore di pressione/vaporizzatore. Quest'ultimo ha la funzione di favorire l'evaporazione e l'estensione dei GPL, permettendogli di raggiungere i condotti di aspirazione del motore con valori di pressione (prossimi a quella atmosferica) e temperature ottimali.
Il controllo del dosaggio di GPL al motore è effettuato da una centralina elettronica specifica.
L'ultima tecnologia nel campo degli impianti a GPL permette di utilizzare la Sonda Lambda anche per questo tipo di alimentazione, attraverso questo dispositivo si permette l'analisi dei gas di scarico e, grazie ad una centralina elettronica di elaborazione dei dati, una regolazione precisa e costante della miscela aria-carburante. Questa procedura consente di ottimizzare il rendimento della vettura, e al tempo stesso di minimizzare le emissioni inquinanti e di ridurre i consumi di carburante.
Con la tecnologia raggiunta negli impianti a GPL non sussistono più i problemi legati alle partenze da freddo che caratterizzavano i primi impianti. Nessun problema quindi per le partenze da freddo, anche con temperature invernali particolarmente rigide!
Il serbatoio GPL è uno degli elementi più resistenti e sovradimensionati della vettura.
Deve garantire la massima sicurezza ed è costruito interamente in lamiera di 3-4mm, realizzata in acciaio di qualità trattato termicamente per evitare fissurazioni in caso di deformazioni in seguito ad un tamponamento.
Tutti i serbatoi sono omologati per pressioni di 5-10 volte superiori (30 bar) a quella di esercizio (3-6 bar), conferendo allo stesso elevatissimi standard di sicurezza.
I serbatoi GPL possono essere di forma cilindrica o toroidale (a ciambella), con una capacità che può variare da 35 lt a oltre 110 lt.
I primi sono alloggiati nel vano bagaglio della vettura, con una perdita del 20-30% della capacità di carico. I secondi sono alloggiati in sostituzione della ruota di scorta, salvaguardando lo spazio del bagagliaio.
In quest'ultimo caso la ruota di scorta è alloggiata nel bagagliaio, e può essere sostituita dal più comodo "ruotino".